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21.05.2024 15:25

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Senua's Saga: Hellblade II – un capolavoro psicologico

Pochi giorni prima della sua uscita ufficiale, ho avuto la possibilità di giocare all'ultimo gioco, Senua's Saga: Hellblade II.
Senua's Saga: Hellblade II è un ottimo esempio del fatto che un gioco non deve essere lungo per essere buono.
Senua's Saga: Hellblade II è un ottimo esempio del fatto che un gioco non deve essere lungo per essere buono.

Breve, pieno di motivazioni nascoste e di un'atmosfera che ti costringe a esplorare la tua psiche. È così che descriverei rapidamente il seguito del gioco del 2017, che già allora mi sorprese con un gameplay e un'esplorazione del mondo leggermente diversi. Dopo 5 anni, hanno semplicemente aggiornato la ricetta e sono rimasti fedeli alle basi che hanno reso il gioco originale così iconico e di successo.

Non ci sono molti giochi che affrontano la psicologia umana in modo così audace. Il fatto che abbiano aggiunto la mitologia norrena e la cultura celtica al mix, e si siano comunque assicurati di concentrarsi sul pensiero umano piuttosto che sugli elementi soprannaturali, è solo un ulteriore successo.

Per riassumere brevemente, entrambi i giochi ruotano attorno alla protagonista principale, Senua, che deve sopravvivere in un ambiente brutale in cui i vichinghi si nascondono ad ogni angolo del mondo fisico, combattendo allo stesso tempo i suoi demoni interiori. Nella prima parte, la nostra missione era invadere l'inferno vichingo per reclamare l'anima del nostro amante morto Dillion. Nella seconda parte andiamo a caccia dei proprietari di schiavi, che lasciano dietro di sé solo famiglie sofferenti e distrutte. Quello che segue è un thriller psicologico in cui siamo alle prese con i nostri dubbi, mentre all'esterno dobbiamo rimanere forti e diventare il leader di un popolo che ha perso ogni speranza.

Troveremo alleati negli ex nemici e impareremo la misericordia e l'empatia lungo la strada. Anche se in superficie i cattivi principali sono creature mitologiche della cultura scandinava e dei vichinghi, in realtà, ancora una volta (e prevedibilmente) il male principale è l'uomo. Non voglio svelarvi di più per ovvi motivi. Ma posso dire che la storia è elaborata e ad ogni passo si può vedere l'influenza degli psicologi e dei neuroscienziati che hanno partecipato allo sviluppo del gioco. Se presti attenzione, sarai in grado di leggere tra le righe in quasi ogni scena e renderti conto che in realtà dietro le quinte sta succedendo qualcosa che è completamente diverso da ciò che sta realmente accadendo sullo schermo.

Alcuni momenti salienti della partita


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