Volkswagen introduce l'abbonamento per una maggiore potenza nei veicoli elettrici
Il colosso automobilistico tedesco Volkswagen (VW) ha lanciato nel Regno Unito un nuovo servizio in abbonamento che consente agli acquirenti di modelli elettrici ID.3 selezionati di sbloccare una maggiore potenza del motore.
I clienti potranno sbloccare il "pacchetto opzionale di upgrade di potenza" per circa 19,50 euro al mese, 195 euro all'anno o con un pagamento una tantum di 765 euro. Volkswagen sottolinea che si tratta principalmente di ampliare la scelta, poiché l'abbonamento consente agli utenti di optare per una trazione più potente in qualsiasi momento, anziché al momento dell'acquisto del veicolo.
Un'altra caratteristica unica è che l'abbonamento a vita è vincolato all'auto e non al proprietario. Se il veicolo viene successivamente venduto, l'aggiornamento rimane attivo.
Volkswagen aggiunge che l'idea non è del tutto nuova. "In passato, molti motori benzina e diesel della stessa cilindrata erano disponibili anche con potenze diverse. L'unica differenza era che l'acquirente doveva assicurarsi prestazioni più elevate al momento dell'acquisto, mentre oggi può farlo in seguito, quando lo desidera."
Con tali aggiornamenti, la VW vuole offrire un'esperienza di guida più sportiva senza richiedere agli acquirenti di pagare un prezzo iniziale più elevato.
Gli abbonamenti sono la nuova realtà nel settore automobilistico?
L'idea di dotare le auto di funzionalità basate su abbonamento ha suscitato reazioni contrastanti da parte degli acquirenti. Alcuni non sono contenti di dover pagare per funzionalità già fisicamente presenti nel veicolo. Altri produttori hanno introdotto modelli di abbonamento simili in passato. BMW, ad esempio, ha offerto un abbonamento per sedili e volanti riscaldati, e Mercedes offrirà un upgrade dell'abbonamento negli Stati Uniti nel 2022, accelerando l'adozione dei veicoli elettrici.
Una ricerca di S&P Global mostra che l'entusiasmo per queste soluzioni tra i consumatori sta diminuendo. Nel 2024, l'86% degli intervistati era disposto a pagare per i servizi connessi in auto, ma questa quota è scesa al 68% nel 2025. Spesso citano come motivazioni il prezzo e il fatto che anche le funzioni di base siano suddivise in pacchetti a pagamento.
Ciononostante, l'economia globale degli abbonamenti continua a crescere rapidamente. Juniper Research stima che varrà quasi 1.000 miliardi di dollari entro il 2028. L'industria automobilistica vede chiaramente un'opportunità in questo. La domanda rimane, tuttavia, come la accoglieranno i clienti?